DA:Sharja (OMSJ) | A:Karachi (OPKC) |
DATA PARTENZA:01 agosto | |
ORA PARTENZA : 05:32 (01:32z) | ORA D’ARRIVO :12:22 (08:22z) |
LUNGHEZZA (NM):661 in 6h. 50′ | LIVELLO DI VOLO: 5.500 ft, poi FL075 |
VENTO IN QUOTA:iniz. deboli & variabili – poi 180°/10 nodi. | |
METEO LUNGO LA ROTTA:SCT a 2.000 ft, BKN a 3.500 ft OVC a FL080 | |
Temperatura al decollo/atterraggio: 32°/35° Routing: FJR – R219 – ENADA – MAGUT- JI – KA |
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NOTE: Che fine ha fatto il 31 luglio? Ebbene sì, l’abbiamo passato a Sharja. Semplicemente, le vicissitudini di aeroporto ci avevano sfiancato (dalle ore 18 alle 22 in aeroporto per rifornire e fare il piano di volo) e non ce la siamo sentita di svegliarci alle 3 per volare un’altra tratta molto lunga. Così stamane, freschi come roselline, ci siamo fatti la nostra brava levataccia e via verso l’aeroporto. Del volo diciamo dopo. Per quanto riguarda i tanto temuti costi di handling a Karachi, è andata molto meglio di quanto inizialmente prospettato: grazie alla mirabile trattativa condotta dal Cancelliere Giorgio Biscari (Consolato d’Italia a Karachi), le spese sono stati assai ridimensionate. Il brillante funzionario ha astutamente acceso la competizione tra due agenti di handling in una rovinosa (per loro) asta al ribasso. Alla fine, tutti felici e la morale è che gli Italiani all’estero se la cavano sempre. Il volo: come detto un’altra tratta impegnativa, quasi per intero sul mare, che però non si è praticamente mai visto. Questo perché di 6 h. 50′ volate, almeno 5 sono state in IMC, ovvero in condizioni di volo strumentale. Naturalmente anche stavolta il vento si è guardato bene dal darci una mano. Il controllo di Karachi, a 20 miglia dalla destinazione ci ha fatto scendere – direbbero gli Americani – “in the soup” con un articolato vettoramento radar fino al campo, all’atterraggio per pista 25 R. Sulla piazzola di parcheggio erano ad attenderci il simpatico cancelliere Biscari, gli addetti Roberto Lisciarelli e Marco Catozzi, oltre a una dozzina di fotografi, video-operatori e giornalisti (e giuro che è vero!). Semmai il pericolo concreto è che qualcuno si monti la testa soltanto perché, anziché volare da A a B e da B ad A, voliamo a B, C, D, E, F ecc. ecc. E ora basta parlare di volo, perché gli eventi centrali in effetti sono stati due: prima di tutto l’informale “Amatriciana” (+ annessi e connessi) a casa dell’addetto Roberto Lisciarelli: dieci e lode alla moglie Francesca, carina, brava e soprattutto paziente! Successivamente, intorno alle 18:00 conferenza stampa in albergo alla presenza del Console Fabrizio Nicoletti e, a seguire, via alla festa a casa del Console svizzero (oggi è la festa della CH), tra tutta la gente in vista di Karachi. Grazie ancora ai nostri amici del Consolato per un programma veramente ritagliato sulle nostre esigenze (anche se a qualcuno – direbbero a Roma – non gli regge la pompa!). Domani dovremmo finalmente raggiungere l’India. |