DA:Riyadh (OERK) | A:Sharja (OMSJ) |
DATA PARTENZA:30 luglio | |
ORA PARTENZA : 05:25 (02:25z) | ORA D’ARRIVO :12:07 (08:07z) |
LUNGHEZZA (NM):526 in 5h. 42′ | LIVELLO DI VOLO: 5.500 ft |
VENTO IN QUOTA:iniz. deboli & variabili – poi 180°/10 nodi. | |
METEO LUNGO LA ROTTA:Prevalentemente sereno. | |
Temperatura al decollo/atterraggio: 35°/45°
Routing: BA418 – AKRAM – ALMAL – ASKIM – KFA – R219 – RATUN – A791 – ALMOLI |
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NOTE: Giungendo negli Emirati Arabi, ci siamo finalmente liberati dalla morsa di Riyadh, che aveva anche cominciato a intaccare un poco il nostro morale (fortunatamente c’era il grande Gen. Mazza e suoi uomini, sennò – come si dice – poteva anche finire a schifìo). La pompa nuova di Sierra-Tango funziona come un’idrovora e la lancetta della pressione carburante – mi si passi il termine – è in erezione continuata. Il volo è stato regolare, ma i venti, sebbene leggeri, ci si sono messi contro (la bassa media oraria riflette il problema). Speravamo, contando sul fatto che Sahrja si affaccia sul mare, di trovare qualche grado di temperatura in meno. Invece dopo l’avvicinamento (visual per la pista 30) ci hanno salutato 45 °C e un’umidità altissima. Ma ancora più calda è stata l’accoglienza orchestrata dal Console Volini al quale, nostro malgrado, avevamo precedentemente dovuto dare forfait per i noti problemi di qualche giorno addietro: sulla piazzola no. 10 (quella dei voli VIP) oltre all’addetto militare uscente, Col. Sorino e quello entrante, Col. Marzano, ci aspettavano un numero imprecisato di troupes e giornalisti, insieme al Direttore dell’Aviazione Civile di Sharja Mohammed Saif Al-Hajiri. Nella breve conferenza stampa che è seguita, in una saletta attrezzata con un ricco buffet, il Console Volini ha presentato ai media l’evento e gli equipaggi hanno ringraziato tutti i presenti per la calorosa accoglienza. Dopo uno scambio incrociato di doni, berretti e gagliardetti, siamo infine stati trasportati verso l’agognatissimo albergo. Ah, quasi dimenticavo: congendandosi da noi, con un perfetto stile Arabo, Al-Hajiri ci ha dichiarato, en-passant, che naturalmente le tasse aeroportuali e l’handling sarebbero state a carico della sua organizzazione. Ah, se prendessero spunto da questo episodio i gestori dell’aeroporto di Karachi, che ci attende domani… Vi sapremo dire, ma se li conosco come li conosco, ci levano la pelle! |