Lasciamo il nostro hotel di buon’ora, ben consapevoli che, per la prima volta, oggi ci attendono tre tappe, anche se siamo rinfrancati dal cielo limpido e da un profilo altimetrico favorevole: una lunga discesa e, una volta in valle, pressoche’ pianeggiante fino all’Abbazia di Fossanova.
Quindi giu’ a capofitto per la strada a sud-est di Sezze, coperti al meglio dal nostro abbigliamento mattutino. Dopo un paio di tornanti, nella bruma, a sud si staglia il promontorio del Circeo e non si puo’ non fermarsi a scattare una foto. A un certo punto la traccia franchigena ci farebbe lasciare l’asfalto in favore di un viottolo incerto, ma stavolta non ci caschiamo e continuiamo a spingere a tutta velocita’ fino al primo incrocio in pianura. Raggiungiamo rapidamente Priverno e, dopo una manciata di chilometri, sulla sinistra appare l’Abbazia di Fossanova. L’opera, tutta marmo e pietra, coniuga austerita’ semplicita’, in accordo al motto “Momento Mori” dei monaci circestensi (Wiki). Luca si mette in caccia per ottenere il timbro di passaggio sulle nostre credenziali e, dopo qualche minuto, rintraccia un simpatico frate polacco, che con piacere ci vidima i documenti.
Un ottimo cappuccino al bar adiacente l’abbazia, molto frequentato da ciclisti di passaggio, conclude la nostra visita e ci mette sui blocchi di partenza per la tappa successiva, quella verso Terracina. |